[MUSICA] [MUSICA]
Salve a tutti e bentornati.
Vi ho detto che l'archeologia è uno strumento
efficacissimo per interrogare documenti, materiali o non materiali,
scritti o figurati, per ricostruire contesti che ci rivelano storie.
Il contesto per eccellenza è il paesaggio,
cioè come l'uomo ha modificato il territorio.
E noi verificheremo questa possibilità sul Palatino, a Roma.
Vi ho anche detto che l'archeologia, di fatto, è una scienza storica.
E i documenti dell'archeologia sono gli oggetti, principalmente gli oggetti.
Quindi prima di procedere verso il Palatino,
esaminiamo brevemente insieme come gli archeologi possono
e devono interrogare ed esaminare le cose, gli oggetti.
Ciò che vediamo che è stato prodotto dall'uomo, piccolo o grande che sia,
ci rivela immediatamente delle differenze, perché le cose sono fatte in modo diverso.
Guardate queste statue: le statue di sinistra sono diverse dalla statua di
destra per la forma degli occhi, per la forma del corpo, per la posizione.
Queste differenze ci indicano anche differenze nel momento nel
quale gli oggetti sono stati fatti.
E quindi ci cominciano a permettere di creare serie di oggetti che ci
rivelano storie.
Queste storie sono rivelate non solo dagli oggetti di lusso o dagli
oggetti di pregio, ma sono rivelati soprattutto dagli oggetti di uso di ogni
giorno perché le cose che usiamo ogni giorno sono quelle che si consumano di più
e che cambiano più in fretta nel tempo.
Lo strumento che gli archeologi usano per studiare questi cambiamenti delle
cose si chiama 'tipologia'.
E vedete come si crea una tipologia di oggetti.
Questi sono vasi per il trasporto di vino o di olio, che sono stati studiati
ed allineati sulle differenze reciproche.
Gli oggetti ci danno anche informazioni sul luogo in cui sono stati [NON UDIBILE]
o creati.
O sono stati rinvenuti, ma provenienti da un altro luogo,
e quindi possiamo ricostruire la geografia dei flussi commerciali dell'antichità,
come vedete nell'immagine.
E qui vedete ancora differenze di anfore,
che vuol dire differenze di luoghi produttivi.
Differenze di struttura di vasi che sono tutti uguali perché hanno la
stessa funzione.
L'archeologia può andare molto a fondo in questo.
Questi sono tutti vasi per versare il vino,
ma vedete che non c'è n'è uno simile all'altro.
Oggetti di altro pregio.
Queste sono spille in bronzo, per fermare un vestito.
E la loro differenza nella foggia ci indica una differenza nell'epoca.
Le architetture, anche in questo caso, non sfuggono a queste leggi classificatorie.
E quindi possiamo capire come le decorazioni degli edifici,
lo vedete qui, sono fatte in modo diverso,
e quindi in che epoca sono fatte e con che intenti sono create.
Si può fare anche con le pipe, questo lavoro.
Qualsiasi oggetto che si produca nel corso del tempo è condannato a cambiare forma.
E questi cambiamenti di forma ci aiutano a studiarne la produzione.
Ai cambiamenti di forma degli oggetti,
dobbiamo associare la conoscenza storica.
Per collegare l'oggetto ad un tempo.
Abbiamo dal mondo antico una serie di liste di re, di magistrati,
ancorate nel tempo, che ci possono far dare una data all'oggetto.
Questa, per esempio, è la lista dei faraoni dell'Egitto,
che ci ricorda un signore che si chiamava Bocchoris.
Il nome di questo signore è stato rinvenuto su questo vaso.
Quindi questo vaso si data all'epoca nella quale regnava il faraone.
Questo vaso, a sua volta, è stato rinvenuto in una tomba etrusca,
perché era stato importato, e quindi la data del regno di un faraone
data la deposizione del corredo nella tomba.
Abbiamo liste di fondazioni di città.
E quindi i vasi trovati in questi luoghi sono datati con queste date.
Abbiamo liste di magistrati romani.
Ogni anno a Roma cambiavano i consoli,
e le liste dei consoli ci aiutano a capire quando alcuni monumenti sono costruiti.
Queste sono le liste dei consoli.
Ce n'erano due per ogni anno.
Uno degli esempi più famosi è il Pantheon, a Roma.
Sull'architrave del quale è inciso il nome della persona che l'ha costruito.
Qui non lo vediamo, però, più piccolo,
è scritto anche il nome dell'imperatore che l'ha restaurato.
Perché il Pantheon che si vede oggi non è quello in origine.
Tutte queste informazioni ci aiutano a far parlare le cose.
E a questo punto non è importante quale cosa noi studiamo,
anzi più si parla di oggetti unici come il Pantheon, come il Colosseo,
come il Palazzo dell'Imperatore, meno informazioni abbiamo.
Perché non sono casi rappresentativi dei contesti più ampi, ma sono casi singoli.
Quindi non dobbiamo selezionare nel nostro studio oggetti grandi, piccoli, belli,
brutti, di uso comune, di lusso...
non importa.
Tutto è frammento della rete di relazioni che creava il contesto
che in ultima analisi ci rivela il paesaggio che andremo ad esaminare.
Le serie di oggetti
unite alle datazioni ricavate dalle liste storiche, ci danno storie.
Di oggetti, di pipe, o di culture.
Questa tavola rappresenta la storia del Lazio, la regione in
cui è nata Roma, dall'undicesimo secolo avanti Cristo, fino alla nascita di Roma.
Questi oggetti saranno i primi documenti che noi useremo nel raccontare Roma.
Vi ringrazio.
[SUONO]