[SUONI] [MUSICA] Salve a tutti e ben tornati. Il palatino, al di là della sua storia millenaria, era fondamentalmente un luogo di residenza. Il fondatore avrebbe vissuto sul Palatino. Nell'angolo sud-occidentale prima e poi presso il santuario di Vesta. I re avrebbero vissuto sulla pendice nord, presso il santuario di Vesta ancora. Conosciamo pochi nomi di personaggi illustri che vissero sul Palatino tra il V e il IV secolo a.C. e poi, dalla fine del II secolo a.C. in poi, grazie alle fonti letterarie, abbiamo informazioni su molti personaggi che hanno vissuto sul monte e che possiamo collocare in diverse sedi, specialmente sul fronte nord del monte, e sul versante del monte che guarda il foro, finché il Palatino non diventerà la sede dell'Imperatore, il palazzo imperiale sarà il Palatino stesso. Da un punto di vista archeologico, il Palatino offre diversi tipi di case romane, da tipi più semplici, a tipi molto più complessi ed elaborati, tutti databili dal II secolo a.C. al I secolo a.C. In questo punto del Palatino furono scoperte queste stanze, due stanze da banchetto, triclinia, ed una piccola stanza da letto, un cubiculum. Si tratta di stanze molto famose, decorate in maniera molto ricca, vedete un pavimento, e l'affresco che da il nome alla casa, questa si chiama "La casa dei Grifi", per questo affresco, cosiddetto secondo stile pompeiano di pittura. La casa poi subì alcune modifiche, venne allargata su questo lato, decorata ancora in maniera molto imponente. Questo gruppo di ambienti non era che parte del piano interrato di una casa molto più ampia che possiamo immaginare così. Una casa di tipo canonico, con atrio, cosiddetto tuscanico, questa grande stanza con un bacino al centro, due ambienti sui lati, le ale, ed una stanza sul fondo, il tabellino. Il retro della casa era occupata da un giardino circondato dalle colonne, il peristilio. Dalla sezione potete vedere il piano interrato scoperto, in rosso, con l'affresco che dà il nome alla casa, e come possiamo immaginare l'atrio con la vasca dell'impurio, e ancora l'ingresso della casa, il piano interrato decorato, l'atrio, le stanze ed il peristilio alle spalle dell'edificio. Presso questa casa, decorata riccamente anch'essa, come vedete da questo frammento di un pavimento di una zona dell'ala dell'atrio, c'erano altre case, simili, ancora una volta conservate però soltanto al livello del piano interrato. Una casa è questa, questa e la casa cosiddetta di Livia sul Palatino, vedete qui abiterà poi la moglie dell'imperatore Augusto, e questa casa stessa diventerà parte del palazzo imperiale, ed una seconda casa presso di essa, molto meno conservata della prima. Ancora una volta abbiamo sale da banchetto, triclinea e cubicula, stanze da letto, al piano interrato. Nelle sezioni possiamo vedere la differenza dal piano interrato e, come possiamo immaginare, la parte a terra della casa, che ancora una volta possiamo immaginare secondo uno schema canonico, l'ingresso, un atrio, questa volta l'atrio non è tuscanico ma è con quattro colonne ai lati dell'impurio, ed un peristilio nella parte posteriore. La casa a fianco, questa casa qui, ha lo stesso impianto, ma organizzato in un altro modo, può avere un ingresso sul lato opposto, un atrio, questa volta canonico, tuscanico, vedete, il tablino, e poi un piccolo giardino alle spalle anche in questo caso, e anche qui la sezione ci dà conto della parte interrata e delle case. Anche queste case erano decorate in maniera molto lussuosa, ci è rimasto poco, questi sono i pavimenti conservati dove sono le lettere B e C, e questo è un allestimento particolare, questa vasca era una vasca allestita in modo tale da poter allevare murene. Altre informazioni e tipi archeologicamente diversi di case le abbiamo sul versante nord del monte, lungo la Sacra Via, dove si svilupperanno case particolari già in questa fase, come per esempio questa all'angolo della strada, che dalla Via Sacra sale sul monte. Alla fine del terzo secolo a. C., un incendio distrugge parte del foro e la Via Sacra. Il quartiere, che sorgeva in questi luoghi dall'epoca arcaica, viene distrutto e ricostruito in forme nuove. Questa è la riproposizione dell'antica porta di accesso al Palatino, ricostruita intorno al 190- 170 a.C., e queste sono le nuove case che si allineano lungo la Sacra Via in parte, ed in parte lungo la seconda strada che sale al monte. Sono quattro case e possiamo immaginare in alcuni casi, grazie alle fonti letterarie, chi erano le persone che possedevano le case. In questa immagine possiamo apprezzare ancora una volta la disposizione delle quattro Domus, una, due, tre e quattro. Il rapporto tra spazi aperti, peristilio qui, piccoli giardini qui e qui, e la parte coperta della casa. Ai lati dell'ingresso c'erano sempre taberne, dei negozi che potevano essere affittati ai venditori, e poi atrio di un tipo, a quattro colonne, atrio senza colonne, secondo atrio a quattro colonne, atrio di tipo canonico con il tablino. Nel I secolo a.C., un proprietario che aveva questa casa, acquista la casa a fianco e crea una residenza sola molto grande. E' un caso in cui l'architettura ci illumina molto bene sull'idea sociale che i Romani avevano. Il centro della casa rimane un enorme atrio con quattro colonne ne parleremo ancora tra breve. Sotto l'atrio l'appartamento pe i servi, 62 stanze, dove erano 62 servi, che dovevano essere la famiglia degli schiavi, che serviva il padrone della casa. Questa casa rappresentò un piccolo scandalo per Roma perché il suo signore Marco Emilio Scauro, donò a Roma un teatro temporaneo per delle feste e decorò questo teatro in maniera lussuosissima. La cosa fece particolarmente scandalo perché anche il teatro durava molto poco, era una costruzione tanto lussuosa quanto effimera. In più quando il teatro venne smantellato, quattro colonne che erano impiegate nel teatro, vennero trasferite da Scauro in casa sua e poste nell'atrio, come potete vedere in questa immagine ricostruttiva. E qui ancora vediamo la grande casa di Emilio Scauro, con il tetto dell'atrio sorretto dalle quattro grandi colonne. E qui lo sviluppo della casa. Un piano elevato in questa zona. Il piano terra, con il grande atrio, l'ingresso, il grande atrio e il tablino, e gli schiavi sotto i piedi del padrone di casa. Stanze per schiavi nei piani interrati sono un elemento comune delle case romane, che ricorrono sia in ambienti privati, come in questa parte di casa sulla Via Sacra, sul lato opposto della via rispetto quella dove era la casa di Scauro, e nel palazzo imperiale del Palatino. Quando Augusto costruirà la prima grande casa dell'imperatore, nei piani interrati ci sono ambienti, che in questo caso oltre ad ospitare eventualmente schiavi, ospitavano gli uffici che gestivano la burocrazia dell'Impero. Ne parleremo ancora nelle prossime lezioni. Questa manifestazione di lusso doveva finire, l'atrio viene smantellato, Scauro muore, la casa viene acquisita da altre persone e viene ridotta ad un qualcosa di più modesto, di più contenuto. Abbiamo molte informazioni anche sul quartiere del Palatino che guarda verso il foro. Questo era detto il luogo più bello di Roma. Come vedete molti personaggi abitavano qui possiamo collocarli grazie alle fonti letterarie che ci danno informazioni. Qui si sviluppa la lotta politica, qui si sviluppano anche lotte personali, come Clodio, che manda Cicero in esilio e trasforma parte della sua casa in un tempio. Grazie alle informazioni contenute nelle fonti possiamo seguire quasi anno per anno quello che succede in questi casi. Per esempio nel 58, Clodio crea il santuario nella casa che aveva rubato a Cicero in esilio, Cicerone torna a Roma, distrugge il santuario, riacquisisce la casa e crea un peristilio al suo posto. In questa sezione possiamo vedere anche la disposizione degli ambienti di epoca repubblicana, in nero, affacciati sul ciglio del monte, e questo è il luogo dove poi si svilupperà una parte del palazzo imperiale che vedete in linee rosse. Anche questo lo affronteremo nelle prossime lezioni. Però il personaggio forse più famoso dopo il fondatore, che scelse il Palatino come sua sede, fu il primo imperatore di Roma: Ottaviano Augusto. Ottaviano era nato sul Palatino perché il padre abitava in questo angolo qui. Durante gli anni delle guerre civili, il piccolo Ottaviano viene allontanato da Roma dalla madre, poi torna. Torna dopo che muore Cesare, torna per prendere nelle sue mani il potere, e decide di abitare al Palatino. Negli anni 40, fine anni 40, inizio anni 30 del I secolo a.C. decide di venire a vivere di fronte al luogo dove Romolo avrebbe fondato Roma. Lo vedremo nelle prossime lezioni, Grazie