[SUONO] [MUSICA] [MUSICA] Salve a tutti e bentornati. Nel 64 Roma brucia per nove giorni. Solo poche parti di Roma, come vedete, vengono risparmiate dalle fiamme e il Palatino inizia ad assumere ora l'aspetto di un vero palazzo. Esistevano la casa di Augusto, la prima estensione, la seconda estensione voluta da Caligola verso il foro, e la prima casa, che Nerone aveva realizzato. Ora, dopo il 64, si creano altri tre nuclei, qui, qui e qui e queste case saranno le prime ad assumere il nome di casa Augustiana, la casa che deriva dalla casa dell'imperatore Augusto. I lavori iniziano nel settore a ridosso della parte pubblica della casa di Augusto. Lì dove c'era il culto a Vesta si crea una basilica, fiancheggiata da una vasca per l'acqua. Il complesso si affaccia su un piano interrato, che è posto in questa zona qui. Questo è parte del pavimento ricchissimo in marmi, che oggi si conserva nella basilica. Questa è l'area inferiore, con sale per i banchetti sui lati, e una grande fontana. Qui ancora vedete la vasca per l'acqua, gli ambienti interrati che sostengono l'area, la grande fontana ed il peristilio inferiore, il numero otto. E qui invece vedete il portico della casa di Augusto, il numero tre, la grande basilica e cinque, la vasca per l'acqua. Noi conosciamo l'aspetto del fronte monumentale che si crea qui, grazie a queste riproduzioni settecentesche che illustrano il fronte di una fontana con delle piccole colonne in marmo e capitelli in bronzo. [VUOTO] Nel terrazzo che si sporge verso la Via Sacra c'erano fino ad oggi delle case private. Nerone occupa l'area, crea una vasta area verde che termina con una torre che vedete qui in pianta e della quale restano strutture imponenti. E da questa torre si poteva scorgere il panorama sulla parte inferiore della Domus. Nerone non si ferma qui, ma estende anche il primo palazzo che si era creato in quest'area, che diventa ora una vasta area verde con un peristilio, per la prima volta affacciata verso la Via Sacra, in questa zona qui. E qui vediamo ancora la vasca più antica, la casa dell'imperatore Tiberio, che era stata il nucleo di tutto e vedete qui come ormai questa parte del palazzo è fisicamente unita alla parte privata della casa di Augusto. Sotto il grande scalone di accesso si crea la piccola terma, ma il nucleo dell'intervento neroniano sta nella Via Sacra, perché la Via Sacra diventerà l'accesso alla parte nuova del palazzo dell'imperatore, che si estenderà fino al Celio. Questa è l'idea che Nerone aveva della sua casa. Il Palatino diventa una parte addirittura molto piccola rispetto al resto di un complesso che occupa quasi un quarto della Roma più antica. Ora siamo sulla sacra via. In un'area archeologia molto complessa come questa, non sempre ciò che si vede appartiene alla stessa epoca. La strada è la strada della tarda Repubblica, tra il secondo e il primo secolo a.C.. e su questa via si affacciavano le grandi domus che erano qui sul Palatino e altre domus e horrea sull'altro monte, di fronte al Palatino; la Velia. Nel 64 d.C. Roma brucia. Le macerie vengono sparse in quest'area e il livello si alza. Nerone ha bisogno di quest'area per creare l'ingresso al suo palazzo, che si trovava lì. Allora queste grandi fondazioni vengono gettate e queste fondazioni devono sorreggere un porticato che si affacciava su questo lato, perché la Via Sacra con questo suo andamento curvo è sostituita da una strada rettilinea, che dava l'accesso all'ingresso del palazzo imperiale, la Domus Aurea che si trovava lì. [VUOTO] Il progetto si ispira a ciò che avevano fatto i grandi re della Grecia ellenistica, in particolare Alessandro Magno. E la Via Sacra viene creata ampia quanto era ampia la via più importante di Alessandria in Egitto. L'incendio distrugge tutto ciò che c'era sulla Via Sacra. E qui vedete i resti del fuoco, le macerie qui, i pavimenti anneriti qui e l'impronta di un cancello in ferro fuso dalle fiamme. Il quartiere lungo la Via Sacra, che qui vedete da Vesta al clivo che sale al monte si articolava su alcuni piani, li vedete qui. Da Vesta al primo clivo, e dal primo clivo all'altro. Le macerie, invece, creano un piano più lineare. E qui vediamo il piano archeologicamente rinvenuto. Inizialmente su questo piano si crea una piccola piazza, qui vedete i suoi resti, verso la quale convergono le vecchie strade, forse per smaltire le macerie accumulate, ma alla fine, in pochissimi anni, ecco ancora un'immagine della piccola piazza, in pochissimi anni l'urbanistica viene rinnovata. La Via Sacra viene circondata da portici e resa retta, il santuario di Vesta viene ricostruito intorno al tempio e quest'area viene lasciata vuota. In quest'immagine potete vedere come l'incendio cambiò l'aspetto di Roma. In blu il quartiere prima dell'incendio, prima che Nerone crei la sua nuova folle casa e in rosso, invece la città nuova che resterà la stessa fino alla fine dell'impero. Nonostante tutto, questo mondo durerà appena due anni. La Domus Aurea viene inaugurata nel 66, ma nel 68 l'imperatore si uccide e il paesaggio cambierà un'altra volta. [VUOTO] [SUONO]