[SUONI] [MUSICA] [MUSICA] Anche oggi, bentornati e salve a tutti. Abbiamo visto la volta scorsa cosa succede sulla cima del monte. Scendiamo ora verso le pendici. Le pendici del monte erano state ristrutturate completamente quando Nerone aveva voluto creare il proprio palazzo anche all'esterno del monte e la via Sacra era diventata una larghissima strada fiancheggiata da portici che immettevano nel vestibolo del palazzo imperiale. Viene creato un sistema nuovo, dei portici lungo la strada, un nuovo santuario per la dea Vesta ricostruito, il tempio antichissimo resta nello stesso luogo e un'area che rimane vuota, scoperta, mascherata dai portici, dove non si costruisce nulla. In questa immagine possiamo apprezzare il cambiamento degli orientamenti, prima del grande incendio del 64 in blu e dopo in rosso con il grande sistema neroniano. Le Vestali nella loro casa, l'area vuota circondata dai portici e la grande strada larga 100 piedi, 30 metri. Gli imperatori Flavi, quando ricostruiscono sul monte il palazzo imperiale, all'esterno invece non occupano spazi. Restituiscono a Roma quello che Nerone aveva preso e vicino alle Vestali creano un'enorme horreum, un grande mercato dove si potevano vendere mercanzie di ogni tipo. Si trattava di una colossale struttura sorretta da piloni, con due cortili all'interno, con vasche per l'acqua, si vendeva anche pesce in queste zone, il tutto ancora una volta mascherato dai grandi portici lungo la via Sacra. Grazie a un piccolo indizio sappiamo che il portico era interrotto in questo punto, dove la strada che saliva al monte dalla via Sacra era, da un arco. E così possiamo vedere la via Sacra che saliva dal foro al monte, l'ordito dei piloni e l'arco ricostruibile in questo punto. Conosciamo questo arco grazie ad un'immagine rimasta su una scultura antica, lo vedete qui, e sulla base di questa scultura, vedete, c'è scritto "arco sulla summa Sacra via", abbiamo potuto ricostruire le fattezze di questo arco. In quest'immagine possiamo vedere la sezione della parte più conservata dell'horreum, erano tutte stanze poste ai lati di un ingresso, che si affacciavano sul cortile, in una delle stanze si venerava l'imperatore, questa stanza qui, e in questa vista possiamo vedere invece come le botteghe dell'horreum fossero comprese tra la strada più in alto sul monte, questa, e la via Sacra con il suo portico, qui il cortile con il bacino dell'acqua e le stanze che si affacciavano intorno ed il secondo piano sorretto dalle stanze più basse. In questa fase viene ricostruito anche il tempio per Vesta e viene costruita una nuova casa per le Vestali. Anche questa casa si svolge intorno ad un cortile con un bacino dell'acqua e una parte all'esterno si affacciava sul portico, la parte interna aveva una grande sala, stanze, forse per le Vestali, in quest'angolo e dei servizi con delle cucine, magazzini, in questo angolo. L'atrium vestae viene ristrutturato varie volte, prima dagli imperatori Flavi, qui lo vedete piano piano si ingrandisce questa zona, il portico viene sempre più distaccato dall'interno della casa e nel II secolo a.C. questo è l'aspetto dell'area. In questo momento vengono riproposte sopra le macerie dell'incendio anche le memorie più antiche che abbiamo visto le volte scorse. In particolare, il tempio di Iuppiter Stator, che aveva un santuario originariamente in questo luogo, viene ricostruito sull'altro lato della strada. Anche in questo caso, un'immagine che ci hanno lasciato gli antichi, questa, ci aiuta a capire come il tempio fosse fatto. È molto interessante in questo caso il particolare del dio che deve arrestare gli altri e non può muoversi lui con le gambe infisse in un blocco. In questo modo si ricostruisce il nesso tra l'antico accesso al Palatino, creato nell'VIII secolo a.C., simboleggiato dal nuovo arco "in summa Sacra via", e il santuario del dio che doveva impedire ai nemici di entrare dentro il Palatino, simboleggiato dal nuovo santuario a Stator. E vi ringrazio. [SUONI]